Organizzare il Giro d'Italia: ecco quanto guadagna RCS dall'edizione 2024

Tra diritti tv nazionali (affidati a Rai) ed esteri, sponsor e contributi da amministrazioni locali: la struttura dei ricavi dell’organizzatore della Corsa Rosa.

Giro Italia 2017, Milano
SABATO LA PARTENZA
(Photo by Gribaudi/Image Sport/Insidefoto)

È arrivato quel momento dell’anno in cui le strade italiane, piano piano, si tingono di rosa. È l’ora dell’edizione 2024 del Giro d’Italia, targata RCS Sport.

Da Venaria a Roma, la Corsa Rosa è pronta ad attraversare l’intera Penisola, con il solito seguito tipico del grande evento. Che sia lungo le strade o in tv, la kermesse ciclistica si appresta a macinare numeri da grande evento sportivo.

Secondo quanto riporta ItaliaOggi, si può stimare che la gara ciclistica italiana superi di poco i 50 milioni di euro complessivi, di cui: sei milioni annui dalla Rai per i diritti tv, una ventina dai diritti tv esteri, altri venti dagli sponsor, e il resto dalle amministrazioni locali.

Giro d’Italia ricavi RCS – La struttura dell’offerta Rai

Come detto, i diritti tv nazionali sono affidati a Rai, confermando il legame indissolubile tra tv di Stato e Corsa Rosa. L’anno scorso fu rilevato uno share medio del 20%, soglia che quest’anno è prevista (quantomeno) esser confermata.

Un ritorno gradito, all’interno della squadra dei telecronisti Rai, è quello di Davide Cassani: assente dal 2013, l’ex ciclista affiancherà Francesco Pancani nel racconto delle 21 tappe previste.

Anche se da qualche anno la produzione del Giro d’Italia non è più della Rai ma viene affidata a un service di RCS sport, il servizio pubblico mobiliterà comunque oltre 80 tecnici al seguito della gara, cui sommare i 20 giornalisti impegnati a raccontarla. Numeri importanti ma non paragonabili con i top eventi a livello internazionale.

Giro d’Italia ricavi RCS – Numeri a confronto con la “Grande Boucle”

Per fare un parallelo con una grande corsa come il Tour de France, il giro di affari della kermesse francese vale circa 200 milioni, con un margine netto del 20%.

Nello specifico, il 60% arriva dai diritti tv (France Télévision paga 25 milioni all’anno solo per trasmettere in Francia), il 30% dagli sponsor, e il 10% dalle località che ospitano l’arrivo e la partenza delle tappe.